Descrivere quali possano essere le incidenze infestanti nelle
porzioni di aree a rischio, è il frutto di un'attenta analisi del contesto su
cui si intende programmare un valido servizio di pest control. Innanzitutto è
necessario pesare l'impianto, assegnando valori di rischio in relazione alla
porzione di ambiente presa in esame. Il concetto di peso del rischio in merito alla
sensibilità dei locali presi in considerazione, è in relazione ai problemi di
tipo normativo e operativo, che deriverebbero da una presenza infestante in
quei locali.
Le porzioni di impianto si suddividono in anello esterno (pertinenze
di servizio, perimetro esterno ) anello centrale ( perimetro edificio, ingressi
) anello interno ( linea di produzione, locali
operativi ). Ogni anello concorre alla definizione dell'impianto di
monitoraggio. Per contesti dai cui parametri ambientali possano derivare rischi
concreti per presenza di agenti infestanti ( presenza di canali, aree adiacenti
non salubri ) è bene prevedere l'apposizione di erogatori lungo i perimetri
insistenti di quelle stesse aree. Se invece sono i parametri strutturali a
evidenziare criticità riguardo al possibile stazionamento di infestanti (
controsoffitto, pavimento galleggiante, feritoie, presenza di griglie ), tali specifiche di edificio si configurano di come punti critici di controllo all’interno
dell’impianto di prevenzione e monitoraggio. L'anello interno è quello che in termini di peso del rischio
risulta più importante, in quanto vengono coinvolte nella valutazione i locali
operativi, nei quali la tolleranza sulla presenza di agenti infestanti
è nulla.
Ogni punto di controllo, in base alla propria soglia di
rischio e al proprio anello, definisce una pressione infestante, il cui valore
innesca le azioni correttive concertate col cliente. Si può programmare infatti
un riadeguamento in corso d’opera dell’impianto nel momento in cui la pressione
infestante risulti troppo alta in certe porzioni degli ambienti monitorati. Per
diminuire questa pressione il primo passo è aumentare il numero di
postazioni per la cattura nell’area in
esame, e continuare con monitoraggi o trattamenti ravvicinati, fino a quando la situazione non
sia rientrata nell’intervallo di accettabilità precedentemente concordato.
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